Un Black Friday…da incubo, nero in tutti i sensi!

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La crisi del commercio mondiale, i ritardi negli ordini on line dettati dalla pandemia di Covid 19, stanno generando un meccanismo molto pericoloso. Infatti, pare che gli ordini su Amazon nel giorno più atteso dell’anno per i sconti, l’ultimo venerdì di novembre, alla vigilia della prima domenica di Avvento al Natale, siano a forte rischio. Potrebbero non arrivare in tempo per Natale. Infatti, vi è un meccanismo distorto, molto complesso da capire, ma che sta creando una situazione molto complicata a livello di globale, una sorta di “1929” del commercio mondiale.

Cerchiamolo di spiegare in termini molto semplici per non annoiare i lettori: stiamo osservando un fenomeno di scarsità di molti beni e prodotti come crisi della “supply chain” come la chiamano gli economisti americani, cioè del complesso e interconnesso sistema di trasporti e rifornimenti su cui si basano il commercio e l’economia mondiali e che, di fatto, è l’elemento centrale della globalizzazione.

Questo sistema, che è stato costruito negli ultimi decenni e che finora si era sempre dimostrato straordinariamente efficiente, è entrato in grave affanno in tutte le sue parti a seguito della pandemia da coronavirus: la produzione non riesce a stare dietro alla domanda, il sistema globale dei trasporti non riesce a stare dietro alla produzione, e mancano la manodopera e le fonti di energia necessarie per molti processi fondamentali.

Un classico squilibrio tra domanda e offerta, come accadde proprio nel 1929 negli Stati Uniti, ma in quel caso la crisi scoppiò nel ramo immobiliare: i consumatori vogliono comprare beni e prodotti, ma il sistema non è in grado di fornirli a ritmi sufficienti.

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