Bonus agricoltura, in parte sulla falsa riga dell’Est Europa

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Soprattutto nei paesi agricoli dell’Est Europa, vedi Romania, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Slovacchia, i vari governi danno dei “una tantum” di sussidi agli agricoltori colpiti da eventi eccezionali come gelate, grandinate, alluvioni, secche estive.
L’Italia, in questo pazzo 2021 caratterizzato dal Covid, ha elargito un bonus agricoltura, ma diverso in gran parte dai suddetti.
Il bonus di 800 euro dei lavoratori agricoli spetta ai braccianti agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.
Però, in autunno, è arrivata una ciambella anche per gli addetti in questo settore che subiscono danni daglio ungulati (i cinghiali), o dai salti dei cervi, o dai lupi che sbranano pecore e galline. Somma destinata a costruire recinzioni, fili spinati, fili elettrici o palizzate, o a installare telecamere.
Altri provvedimenti riguardano l’istituzione del Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali per sostenere più efficacemente la gestione del rischio da parte delle aziende agricole, la proroga dell’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari, il sostegno alla competitività delle filiere, la decontribuzione per gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti under 40, il rinnovo del Bonus Verde, a cui si aggiungono interventi per la zootecnia e importanti stanziamenti per proseguire l’attuazione della Strategia nazionale forestale.

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