Quota 100 e 102 nella Legge di Bilancio

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Nella Legge di Bilancio 2021 non ci si é occupati unicamente della misura che andrà a sostituire quota 100, ossia l’annosa e spinosa quota 102 che sta già dividendo le parti sociali ed i sindacati italiani. Essa, è bene sottolinearlo subito, avrà durata annuale in attesa di una riforma maggiormente strutturale (magari di un nuovo esecutivo visto la situazione in corso tra Draghi e Mattarella per la salita al Colle di Draghi), ma si é optato per la proroga dell’ape sociale con un ampliamento delle categorie di mestieri considerati gravosi, e della proroga dell’opzione donna. Peccato che i requisiti siano cambiati e siano, manco a dirlo, peggiorativi, ossia si é passati dalla possibilità di accedere alla quiescenza dai 58 anni e 35 di contibuti per le dipendenti e 59 anni per le autonome, ai 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome, un incremento di ben due anni che non é certamente stato accolto positivamente dalle donne e dal comitato opzione donna social che ne rappresenta buona parte delle istanze.

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