Tampone in entrata, scintille tra Italia ed Europa

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Italia apripista, ma tra le polemiche dell’Unione Europea. Il Governo Draghi, per arginare la variante Omicron, ancora sotto l’1% in Italia, ha deciso fino al 31 gennaio di far entrare i cittadini della Ue, anche i vaccinati, solo con tampone negativo. Un scelta rischiosa, un azzardo, in quanto il Green Pass, che ora varrà nove mesi in tutta l’Unione Europea, è stato pensato apposta per aggirare il sistema dei tamponi.

Una decisione, subito imitata dalla Grecia, che ha irritato i palazzi di Bruxelles, che hanno vista la mossa dell’Italia come anarchica.

La stretta dell’Italia ha irritato non poco l’Ue. “Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive” al Green pass “o rendono le condizioni più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo”, la stretta “deve essere giustificata sulla base della situazione reale” e la possibile introduzione del tampone negativo per i viaggi dagli altri Paesi Ue “immagino verrà discussa al Consiglio europeo perché queste decisioni individuali degli Stati membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa”, ha dichiarato ieri la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova.

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