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Congedo di maternità, troppo pochi i 5 mesi

Siamo una anomalia a confronto con il resto d’Europa, dove le donne incinte sono aiutate anche fino ai 18 anni dalla nascita del bambino (se le condizioni economiche non lo permettono). Il congedo di maternità obbligatorio, in Italia, invece, ha una durata di 5 mesi, e la lavoratrice può scegliere di fruirne distribuendo le mensilità in modo flessibile sulla base di tre diversi schemi: 2 mesi prima della data presunta del parto e 3 mesi successivi alla nascita del figlio.
Si tratta di un periodo, flessibile, di astensione obbligatoria dal lavoro per un totale di 5 mesi. I due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi dopo il parto. Un mese precedente al parto e 4 mesi successivi, previo parere medico preventivo. 5 mesi successivi al parto, qualora il medico specialista e il medico competente sulla salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante. Nella scheda di approfondimento è spiegata la modalità di richiesta del congedo presso l’INPS.

il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare i divieti imposti alla madre lavoratrice che le permettono di continuare a svolgere la sua mansione senza mettere a rischio la salute propria e del suo bambino. Le tutele si applicano in caso di lavori pericolosi e di fatica, ma anche per orari di lavoro notturni. L’attuazione delle tutele avviene tramite la modifica delle mansioni ed eventuale spostamento. L’inosservanza di queste tutele da parte del datore è punibile con l’arresto fino a 6 mesi.