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Reddito di Cittadinanza: più controlli e dopo due rifiuti, lo tolgono

Nel disegno di legge di bilancio al reddito di cittadinanza (sempre al centro delle attenzioni politiche italiane visti i numerosi scandali di persone che non ne hanno diritto, altri sono dei mafiosi che lo hanno, altri ancora ex brigatisti rossi) sono dedicati gli articoli 20, 21 e 22.
Il testo legislativo, sotto l’egida grillina, interviene da un lato potenziando il sistema dei controlli, dall’altro modificando i meccanismi di erogazione allo scopo di promuovere in modo più stringente l’occupazione dei percettori del Rdc (quelli realmente occupabili, va sempre ricordato, sono solo circa un terzo del totale).

Sul primo versante, oltre a una messa a punto degli impedimenti di carattere giudiziario nell’accesso al sostegno, si punta su un “piano di verifiche dei requisiti patrimoniali”, con specifico riferimento ai beni detenuti all’estero, e su tutta una serie di controlli a vari livelli, anche preventivi, con l’incrocio dei dati e delle informazioni dei vari enti coinvolti.

Sull’altro fronte, sono previsti incentivi economici per i datori di lavoro che assumono e per gli intermediari privati accreditati, il cui ruolo è contemplato a fianco di quello dei Centri per l’impiego.
Quanto ai beneficiari del Rdc, essi decadranno dal loro status se rifiuteranno due offerte di lavoro congrue. Dopo il primo diniego, comunque, l’assegno sarà ridotto di 5 euro per ogni mese.