Eredità, un balzello tutto italiano

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Non ci vuole molto a capire che gli italiani, essendo un popolo di gran risparmiatori (i primi in Europa ad avere una casa di proprietà, e tra i primi come giacenza media nel proprio conto o libretto bancario), di fronte alla morte di un proprio caro, iniziano una dura battaglia, anche legale, talvolta.

Negli ultimi anni questa situazione è anche peggiorata (vedi forse la crisi occupazionale dettata dalla pandemia da Covid 19, con varie cause tra parenti di primo, secondo o terzo grado.

Non mancano interventi di avvocati, carte bollate di notai, testamenti da analizzare al dettaglio da esperti di scrittura nei vari tribunali. Insomma, un guazzabuglio molto complicato.

E poi mogli già divorziate che, quindi, sulla carta non hanno diritto alla pensione di reversibilità, che invece la chiedono su carta bollata, mostrando fogli degli ex mariti. Figli che non si vogliono spartire la torta assegnata dal proprio padre o madre, presunte ex fidanzate che reclamano un qualcosa, nipoti, ecc.

Ma come uscirne da questa situazione? In primis, l’Italia ha una legge in materia, molti articoli, che spiegano tutto. Quindi non ci dovrebbero essere situazioni dubbiose, però alcuni punti sono sempre su una line sottile, come dicono gli anglosassoni “borderline”, pertanto interviene l’interpretazione della legge a smussare i dubbi.

 

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